Inclusione a intermittenza? Un interrogativo per i Centri Estivi 2025

Mentre stanno giungendo al termine i corsi di formazione per animatori dei Centri Estivi 2025, un percorso di grande valore che ha coinvolto centinaia di giovani partecipanti, restano sul tavolo alcune domande che meritano risposta.

I moduli formativi, promossi dal Dipartimento Istruzione e Cultura, hanno affrontato temi fondamentali: dall'organizzazione e strutturazione dei Centri Estivi all’educazione alla pace, dall’inclusione e disabilità alla relazione educativa e alla legislazione sul ruolo dell’animatore. Una mobilitazione formativa ampia e meritevole, che testimonia la volontà di costruire servizi educativi più consapevoli e preparati.

Tuttavia, a fronte di tale impegno, ci pare paradossale che non sia stata trovata una soluzione per alcune famiglie di bambini con disabilità, le cui richieste di assegnazione di personale di sostegno nei Centri Estivi privati non hanno trovato risposta. Famiglie che, lo ricordiamo, si sono trovate a dover districarsi nell'iscrizione dei propri figli, tra le maglie di un passaggio della Delibera del Congresso di Stato n.14 del 18 marzo 2025, che recita testualmente:

Per coloro iscritti ad un Centro Estivo privato, ai fini dell’assegnazione di personale di sostegno, la richiesta sia presentata entro il 15 aprile 2025, allegando, oltre alla documentazione di cui sopra, la domanda di iscrizione e la ricevuta di pagamento, segnalando il periodo (che deve comprendere almeno uno di quelli non coperti dal servizio pubblico) e l’orario di frequenza.

Le famiglie hanno fatto il possibile per essere aderenti a quanto disposto e sopraindicato, ma alla fine probabilmente si sono rassegnate ad organizzarsi diversamente. Tuttavia, il sostegno non è stato garantito. Perché? Mancanza di risorse economiche? Ostacoli legati a requisiti igienico-sanitari o di sicurezza? E se fosse così, perché tali prescrizioni non sembrano valere per gli altri bambini senza disabilità?

Non abbiamo risposte certe, ma pensiamo che queste famiglie, poche, si contano sulle dita di una mano, abbiano diritto a una spiegazione chiara e trasparente. Anche perché l’inclusione non può essere un principio da invocare nei moduli formativi e dimenticare nella pratica concreta.

Probabilmente ci siamo mossi “a babbo morto” e, come al solito, avrebbe dovuto muoversi anche qualcun altro assieme a noi, ma confidiamo chissà che non sia mai troppo tardi per correggere una mancanza, né per riconoscere un diritto negato.

Il Consiglio Direttivo di Attiva-Mente (comunicato stampa)

Nota a margine

A seguito del comunicato di cui sopra, è uscita la smentita della Segreteria di Stato all'Istruzione e alla Cultura, alla quale abbiamo contro replicato con le osservazioni sotto riportate:

Apprezziamo le parole della Segreteria di Stato per l’Istruzione e la Cultura, in particolare nel passaggio in cui si dichiara la disponibilità al confronto e al dialogo costruttivo con le associazioni, le famiglie e tutti i soggetti coinvolti. È proprio su questa apertura che intendiamo fare leva per rafforzare insieme il principio dell’inclusione scolastica e tradurlo sempre più in esperienze concrete e positive per tutti i bambini e i ragazzi sammarinesi.

Non mettiamo in dubbio che le singole situazioni “note” siano state affrontate con attenzione e impegno; tuttavia, è altrettanto evidente che alcune criticità si sono verificate. La nostra segnalazione nasce da questa consapevolezza, e riconoscere ciò che non ha funzionato, anche solo in parte, rappresenta il primo passo per migliorare ulteriormente il sistema.

Il dato inconfutabile è che ci sono famiglie a cui è stato negato il sostegno nei Centri Estivi privati. E le ragioni, l'unica cosa che avevamo chiesto di comprendere, non sono state spiegate.

Da parte nostra, resta immutata la volontà di dare voce a chi è stato lasciato indietro e di collaborare per individuare soluzioni efficaci e strutturali. L’obiettivo è che queste situazioni non siano più considerate semplici “casi” da gestire, ma diritti da garantire in modo omogeneo, sistemico e trasparente.

In vista della prossima stagione estiva, ci auguriamo che, laddove vi siano ancora situazioni da definire, poche, per quanto ci risulta, vi sia la concreta volontà di affrontarle e risolverle con tempestività. Proprio perché parliamo di numeri esigui, siamo fiduciosi che una soluzione condivisa sia facilmente alla portata.

Attiva-Mente (comunicato stampa)