"Lezioni Speciali" per i bambini speciali vietnamiti, per loro la guerra non è ancora finita

“Lezioni Speciali” è un progetto gestito dal Gruppo Trentino di Volontariato (GTV) che ha base nel Centro della provincia Bac Giang, a circa 70 km da Hanoi e che quale finalità quella di creare un sistema di assistenza ed educazione domiciliare che aiuti le famiglie a sviluppare le attività del bambino a livello motorio, linguistico, comunicativo e cognitivo. Tale progetto è rivolto a circa 30 bambini con disabilità intellettive gravi che non possono frequentare la scuola dell'obbligo perché vivono in aree rurali più remote, e quindi per loro è ancor più difficile, se non impossibile, frequentare la struttura scolastica e nemmeno l'Istituto locale di Riabilitazione che abbiamo visitato. La raccolta fondi per “Lezione Speciali” è servita dunque a coprire i costi per la formazione ed i costi degli educatori che si recano nelle case dei bambini per l’assistenza e l’educazione domiciliare, in modo da garantire anche il diritto all'acquisizione di competenze di base relative alla socializzazione e all'interazione con l'ambiente circostante.

Siamo particolarmente grati all'Azienda Giochi del Titano, alle Associazioni Batticinque e San Marino-Cuba, allo Studio Energetic Equilibrium e a tanti altri cittadini che hanno voluto contribuire con noi a questa Iniziativa.

Il Vietnam con una popolazione di 86 milioni di abitanti circa, di cui oltre un quarto ha meno di 14 anni, detiene, secondo stime governative, un tasso percentuale di persone con disabilità fra i più alti nel mondo (8%), pari a circa 7 milioni di persone, ma sarebbero addirittura il doppio secondo l’OMS. Una situazione che è in parte conseguenza diretta della Guerra del Vietnam (1963-1975), le cui ripercussioni sono ancora evidenti anche tra i giovani che ne pagano ancora il prezzo: l’esposizione all’”Agente Arancio”, nome in codice del defoliante chimico usato dall’esercito statunitense durante la guerra, ha causato tra le altre cose mutazioni nel DNA delle persone esposte, mutazioni che causano ancora oggi la nascita di molti bambini con diverse malformazioni e quindi con varie forme di disabilità.

Solo nel 2015 il Vietnam ha ratificato la Convenzione delle Nazioni Unite per le persone con disabilità e, recentemente, ha varato un’iniziativa governativa di sostegno economico alle famiglie, finora lasciate a se stesse nel coprire le spese dell’assistenza dei figli. Evidentemente questo non basta a garantire dignità e misure di garanzia per la tutela dei loro più elementari Diritti, permangono gravi difficoltà, soprattutto nelle comunità rurali, per la mancanza di personale qualificato, servizi e strutture adeguate. Il Ministero vietnamita dell'Educazione e Formazione incoraggia un'educazione inclusiva, ma questa non è possibile perché gli insegnanti non sono formati sulle tecniche di educazione per bambini con disabilità intellettive.

Abbiamo avuto anche il piacere di essere ricevuti presso il Consolato Generale di San Marino, dove il Console Vu Quang Hoi, oltre a sottolineare la vicinanza delle nostre due culture da una istintiva simpatia, cultura millenaria e fierezza della propria storia, si è complimentato per il Progetto ed ha manifestato totale disponibilità ad aiutare future iniziative di questo genere che vanno a sollecitare il suo Paese ad incentivare politiche inclusive capaci di determinare un vero e proprio "boom sociale" altrettanto importante quale quello economico, che ha trainato il Vietnam negli ultimi decenni fuori da una condizione difficilissima derivante dal susseguirsi di guerre, embarghi e, conseguentemente, di povertà.

Oggi il Vietnam è un Paese che sta vivendo finalmente la pace ed un'economia con un tasso di crescita tra i pìù alti del continente asiatico.

Torniamo a San Marino anche noi con una "lezione": il ricordo indelebile dei sorrisi e degli sguardi dei bambini della capitale, dei villaggi tra le risaie della provincia di Bac Giang e dei bambini con disabilità che abbiamo incontrato nel locale Centro di Riabilitazione, con la speranza che tutti loro possano continuare a sognare alla pari un futuro di benessere e di pace.