Istanza d'arengo per l’introduzione di una normativa contro la discriminazione basata sulla disabilità

Istanza d’Arengo per l’introduzione di una normativa specifica contro la discriminazione basata sulla disabilità, con l’adozione di una tutela giudiziaria effettiva e il pieno riconoscimento dei diritti fondamentali

Pur persistendo forti differenze nell'impostazione, nella qualità, nel rigore e anche nell’effettiva attuazione tra una normativa scritta e un riscontro reale nella vita delle persone disabili, oggi la stragrande maggioranza dei Paesi, ha emanato leggi nazionali specifiche per vietare la discriminazione basata sulla disabilità in ambiti come lavoro, istruzione, accesso ai servizi, trasporti e spazi pubblici. In Italia, ad esempio, con la Legge 1° marzo 2006, n. 67, recante “Misure per la tutela giudiziaria delle persone con disabilità vittime di discriminazioni”, è stata introdotta una disciplina organica che permette alla persona vittima di discriminazione, o alle associazioni legittimate, di agire per far cessare il comportamento discriminatorio e ottenere il risarcimento del danno, anche attraverso un procedimento speciale di natura civile, caratterizzato da semplicità e immediatezza.

Eccellentissimi Capitani Reggenti,

I sottoscritti cittadini sammarinesi presentano formale Istanza d’Arengo affinché il Consiglio Grande e Generale si impegni a adottare una normativa specifica a tutela di coloro che subiscano qualsiasi forma di discriminazione basata sulla disabilità, che garantisca:

  • la piena attuazione dei principi di pari opportunità e pari trattamento delle persone con disabilità;
  • la protezione effettiva contro ogni atto discriminatorio diretto o indiretto;
  • una tutela giurisdizionale efficace e tempestiva.

Premesso che:

  • La Repubblica di San Marino ha ratificato la Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità (CRPD), riconoscendone valore costituzionale ed immediata efficacia in forza dell’articolo 1 della Dichiarazione dei Diritti dei Cittadini e dei principi fondamentali dell’Ordinamento sammarinese, che all’ultimo paragrafo stabilisce che “gli accordi internazionali in tema di protezione delle libertà e dei diritti dell’uomo, regolarmente stipulati e resi esecutivi, prevalgono in caso di contrasto sulle norme interne”;
  • La stessa CRPD, il cui scopo è “promuovere, proteggere e garantire il pieno ed uguale godimento di tutti i diritti umani e di tutte le libertà fondamentali da parte delle persone con disabilità”, impone agli Stati Parte l’obbligo di adottare misure legislative, amministrative e giudiziarie adeguate a proteggere le persone con disabilità da qualsiasi forma di discriminazione;
  • La Legge Quadro n. 28/2015 ha recepito i principi fondamentali della CRPD e avviato un percorso importante in termini di assistenza, inclusione sociale e promozione dei diritti delle persone con disabilità. Tuttavia, essa non prevede, allo stato attuale, una disciplina specifica sulla tutela giurisdizionale contro la discriminazione, né definizioni operative di “discriminazione diretta” o “indiretta”, né tantomeno una procedura speciale e rapida che consenta alle persone con disabilità di ottenere giustizia in tempi brevi.

Considerato che:

  • La tutela contro la discriminazione deve estendersi a tutti gli ambiti della vita sociale, inclusi scuola, lavoro, sanità, trasporti, accesso ai servizi, cultura, sport, tempo libero, giustizia, partecipazione pubblica, vita indipendente, tecnologie e comunicazione;
  • In tale contesto, è necessario riconoscere l’abilismo, un concetto ancora poco noto ma di importanza centrale: si tratta di quell’insieme di pregiudizi, pratiche e impostazioni culturali che attribuiscono minor valore alla vita delle persone con disabilità e alle loro scelte, promuovendone in modo sistemico l’esclusione o la marginalizzazione. Una normativa antidiscriminatoria efficace deve tener conto anche di questa dimensione culturale per essere davvero trasformativa e attuale;
  • È necessario prevedere una definizione normativa chiara di discriminazione diretta e indiretta, conforme e aderente a quanto stabilito dalla CRPD e dalla giurisprudenza internazionale, al fine di darne concreta attuazione;
  • Occorre introdurre una procedura giudiziaria semplificata o sommarissima, attivabile anche con il supporto di associazioni rappresentative, a cui sia riconosciuta esplicitamente la legittimazione ad agire in giudizio in nome e per conto della persona con disabilità;
  • È interesse di uno Stato giuridicamente avanzato, e coerente con i propri impegni internazionali, dotarsi di strumenti legislativi che garantiscano in modo effettivo il pieno godimento dei diritti civili, politici, economici e sociali da parte delle persone con disabilità. Una riforma in tal senso sarebbe perfettamente in linea con l’impianto costituzionale sammarinese e confermerebbe il ruolo attivo della Repubblica di San Marino quale Paese promotore della piena uguaglianza, dell’inclusione e dei diritti umani.
  • Tutto ciò premesso,
    si chiede che il Consiglio Grande e Generale voglia adottare una normativa specifica per la tutela giurisdizionale delle persone con disabilità vittime di discriminazioni, che contenga:

    • la definizione giuridica di discriminazione diretta, indiretta e molestia fondata sulla disabilità;
    • l’introduzione di una procedura giurisdizionale speciale o semplificata (sommaria), per garantire risposte rapide, effettive ed eque;
    • la previsione esplicita di risarcimento del danno, anche non patrimoniale, in caso di accertata discriminazione;
    • il riconoscimento della legittimazione ad agire anche per le associazioni rappresentative delle persone con disabilità, secondo criteri stabiliti con atto normativo.

    Con osservanza.

    Seguono firme:

Firma per l’introduzione di una normativa contro la discriminazione basata sulla disabilità

Hanno già firmato per l’introduzione di una normativa contro la discriminazione basata sulla disabilità

Cognome Nome
  • Ceccoli Maurizio
  • Zavoli Mimma
  • Mancini Sauro
  • Riccardi Italo
  • Rossi Gabriella
  • Guidi Massimo
  • Guerra Marinella
  • Cervellini Vilma
  • Gozi Paola Barbara
  • Fiorito Andrea
  • Ranocchini Arolda
  • Fabbri Laura
  • Mancini Loredana
  • Felici Gian Luca
  • Felici Joanne
  • Giordani Elena Beatrice
  • Fabbri Emanuela
  • Tontini Maria Rachele
  • Barberini Andrea
  • Selva Nunzia
  • Capicchioni Mara
  • Ceccoli Milva
  • Guidi Michele
  • Dall'Olmo Carla
  • Volpini Gessica
  • Benedettini Silvia
  • Poggioli Lara
  • Felici Maria Cristina
  • Cortelletti Michele
  • Morganti Alessandro
  • Toccaceli Rita
  • Battistini Sabrina
  • Zanotti Marina
  • Berardi Milena
  • Guerra Marinella
  • Cardelli Pier Domenico
  • Battistini Anna Maria
  • Morolli Stefano
  • Volpinari Maria
  • Vannucci Manuela
  • Berardi Anna Maria
  • Francini Loris
  • Martini Serena
  • Battazza Frida
  • Lonfernini Pier Domenico
  • Piccari Paola
  • Della Valle Monica
  • Palmi Susanna
  • Savoia Laura
  • Taddei Orazio
  • Renzi Wilson
  • Molinari Daniele
  • Cardelli Elisa
  • Giannini Elisa
  • Druda Daniela
  • Capanna Sabrina
  • Marzi William
  • Volpinari Monica
  • Cecchetti Maria Loretta
  • Morolli Maria Chiara
  • Di Iulio Alberto
  • Morri Riccardo
  • Cervellini Massimo
  • Santi Mirella
  • Zanotti Monica
  • Tomassoni Mirco
  • Di Buò Francesca
  • Mandrelli Valentina
  • Dellapasqua Mauro
  • Ghiotti Marino
  • Biordi Stefania
  • Marcucci Federico
  • Mussoni Monica
  • Giardi Giovanni
  • Morri Cristina
  • Piva Stefano Valentino
  • Toccaceli Davide
  • Barbieri Marinella
  • Ranocchini Oretta
  • Conti Nicoletta
  • Briganti Barbara
  • Albani Ornella
  • Felici Elisa
  • Geri Laura
  • Mina Paolina
  • Berti Pier Matteo
  • Ranocchini Erika
  • Fabbri Jacqueline
  • Mina Giorgia Darleen
  • Boccalatte Roberto
  • Tomassoni Marina
  • Sarti Nicola