Sabato 6 gennaio 2007

COME I MAGI A BETLEMME IL 6 GENNAIO

L`Epifania 2007 a Betlemme e` stata una giornata intensa, piena di emozioni forti, quelle che vanno dritte al cuore e non le dimentichi più`.
Prima tappa della mattina è l'ospedale Caritas; è l'unico ospedale pediatrico della Palestina, chiamata anche Cisgiordania o West Bank, quindi il bacino di utenza e` molto ampio. E' stato fondato nel 1952 da un sacerdote tedesco della Caritas e ristrutturato nel 1978; ha 82 posti letto con una media di 4.000 ricoveri all'anno ed una occupazione letti di circa l`82%. La struttura comprende anche un appartamento con 32 posti letto per dare la possibilità alle mamme di fermarsi con i loro piccoli 24 ore su 24, prediligendo mamme che allattano o di bimbi di 5 - 6 anni oppure in fase terminale. Le mamme arabe sono molto giovani (15/16 anni) e spesso non sanno accudire in modo sanitariamente corretto i loro piccoli, cosi` stando in appartamento hanno anche la possibilità di imparare gli elementi di base dal personale sanitario.
All'ospedale arrivano molti bambini con handicap derivante da matrimoni fra consanguinei: vengono accolti, curati; talvolta i genitori non tornano a prenderli.
Ci accoglie una suora francescana, italiana, dallo sguardo intelligente e la parola chiara: Suor Donatella. Ci dice subito che tutti i bambini da 0 a 16 anni vengono accolti senza distinzione di religione o provenienza, l`80% dei bambini ricoverati sono musulmani e il 20% cristiani, il linea con l'attuale distribuzione della popolazione. Le famiglie cristiane sono in continua diminuzione, infatti appena si presenta l'occasione se ne vanno perchè la povertà e` in forte aumento. Se le cose vanno avanti così, nell'arco di 25-30 anni in Terra Santa non ci saranno più famiglie di religione cristiana. Oggi si sentono abbandonate dai cristiani di tutto il mondo, per questo è importantissimo venire in questa terra per portare con la propria presenza un segno tangibile di solidarietà. Molte famiglie non hanno il pane, sono in aumento le malattie psico-somatiche soprattutto fra i giovani. Le mamme vedono per i loro figli un futuro buio; piano piano il conflitto si radica e si estende, l'integralismo aumenta di pari passo con la povertà.
Il Caritas Baby Hospital non ha una sala operatoria, quindi se un bimbo deve subire un intervento chirurgico viene portato a Gerusalemme accompagnato obbligatoriamente da un familiare. Il muro limita molto gli spostamenti tra le due città, distanti solamente 9 chilometri. Può succedere, ed è successo, che un bimbo muoia perchè il genitore non riesce a passare il check-point, o perchè non arriva in tempo l'ambulanza israeliana ... l'ambulanza palestinese non può entrare in territorio israeliano, così al confine si deve cambiare il trasporto!
Difficile essere magi il 6 gennaio 2007. In questa triste situazione abbiamo portato uno scrigno senza oro, ne incenso, ne mirra, ma pieno di solidarietà e di speranza...