Martedì 2 dicembre 2008

Ci incamminiamo verso Damasco (Siria).
Il programma odierno prevede l'arrivo a Damasco dove arriviamo nel pomeriggio. Visitiamo la Casa di Sant'Anania colui che battezzò Saulo di Tarso, San Paolo. Damasco è presa d'assalto dai Musulmani (90% della popolazione siriana) in questi giorni, poichè l'8 Dicembre è la Festa del Sacrificio Musulmano. Un fiume sempre più crescente di viandanti, turisti e pellegrini provenienti da tutto il mondo, per riscoprire anche le tracce di S. Paolo. Tracce ancora vive, impronte rimaste incise nelle pietre delle chiese, lungo gli antichi tracciati stradali, persino nelle moschee, che parlano in maniera inequivocabile dell'Apostolo delle Genti, comunemente considerato come uno dei testimoni più importanti del cristianesimo. Vale a dire quel fariseo e cittadino romano, che per un misterioso disegno divino da feroce persecutore della prima chiesa di Gerusalemme e delle prime comunità cristiane della Palestina, diventò il testimone di punta della morte e resurrezione di Cristo fuori dai confini della Terra Santa, fino a Roma, il cuore dell'impero romano, dove fu decapitato.
La visita alla Moschea degli Omayyadi è di quelle da non perdere, qui è ospitato il Sacrario di San Giovanni Battista. Qui nel 2001 Papa Giovanni Paolo II, fu il primo pontefice cattolico a mettere piede in un luogo di culto musulmano. In quel tempio, in cui tremila anni fa gli aramei pregavano il dio Hadad, in cui da 1.400 anni gli arabi invocano Allah, in cui 1.800 anni fa i romani veneravano Giove, ed in cui per un secolo i cristiani onorarono San Giovanni Battista appunto.
Prima di coricarci in albergo, una visitina al bellissimo Suq di Damasco ed un bagno al vicinissimo Hammam.