E`trascorsa la prima giornata in Terra Santa della delegazione composta dalle due associazioni di volontariato sammarinese.
La prima tappa del viaggio è il lago di Tiberiade, nel nord di Israele, ai confini con il Libano.
La presenza fisica in questi luoghi riporta alla mente il triste teatro della guerra che si è consumata durante l'estate 2006 tra Israele e gli Hezbollah in Libano.
"Il Libano è più che una terra, è un messaggio", diceva Giovanni Paolo II.
Siamo solo all'inizio del nostro viaggio e già cogliamo messaggi contraddittori, tutto sembra tranquillo, ma nell'ascensore dell'albergo abbiamo incontrato ragazzi armati...
Il nostro accompagnatore a Tiberiade è il Signor Antonio Santori, allenatore, sognatore e combattente per la pace, come qualcuno lo ha definito. In questo paese dove non mancano conflitti e contraddizioni, Antonio, di origine Italiana (sabino) ha trovato la sua nuova patria e grazie allo sport è riuscito a sanare situazioni apparentemente inconciliabili.
Grazie a lui ogni anno qualche Italiano, e da questo anno anche qualche Sammarinese, può partecipare alla maratona del lago di Tiberiade.
E' un uomo che ha allenato senza remore e paure oltre venti donne arabe e per allenarle ha rischiato di farsi accoltellare quando è andato a parlare con le loro famiglie.
Antonio racconta che le donne arabe hanno occhi dolcissimi ma che alla partenza della gara diventano occhi da belva, tanto sono determinate e motivate a correre.
La loro passione, insieme al grande lavoro di allenamento con Santori, le ha portate a vincere numerose gare in diverse parti del mondo.
L'itinerario della giornata inizia con la ricognizione del percorso del 42 Km della maratona naturalmente con il pulmino...
gli atleti sono preoccupati per la presenza di diversi parti in salita.
Parteciperanno alla maratona ben 5 nostri amici e Antonio li istruisce sulle tecniche di gara e sulle possibili difficoltà.
Il tempo e` soleggiato e il paesaggio attorno al lago è molto bello; tutto e tranquillo la gente è affacendata nelle azioni quotidiane..... non c`e` traccia del recente conflitto se non nella scarsa presenza di turisti e pellegrini nei luoghi santi.
Il primo che visitiamo è Yardenit, il luogo dove Giovanni ha battezzato Gesu`.
Il gioco di fontane all'esterno ci accoglie con le parole del vangelo di Matteo in latino greco e ebraico.
Ed ecco il fiume Giordano con le sue acque tranquille dove Gesu` si e immerso; toccare quell'acqua e` emozionante e la quasi totale assenza di turisti rende il luogo ancor più suggestivo.
Secondo luogo santo è Nazareth, il paese di Maria, dove Gesu` è cresciuto.
Oggi e ` una città dove convivono etnie e fedi religiose diverse.
Spicca fra tutti gli edifici la basilica dell`Annunciazione, costruita nel 1969 su una cripta che racchiude la grotta dove Maria ricevette l'annuncio della maternità da parte dell'arcangelo Gabriele.
All'esterno si possono ammirare rappresentazioni della Madonna provenienti da tutto il mondo, ma ... cerca... cerca... non c`e` nessuna opera proveniente da San Marino !! peccato... con tutta la gente che passa di qui e e che legge i nomi di ogni nazione che ha donato le opere... non sarebbe male se potesse leggere anche il nome della nostra antica Repubblica; un mosaico o una ceramica sarebbero l'ideale...
nell'interno incontriamo solamente un gruppo di pellegrini giapponesi in preghiera, sembra che cantino, la loro lingua è armoniosa e piacevole da ascoltare.
Appena usciti il contrasto con il mercato, vivo, affollato colorato e ricco di odori è rilevante.
Il pomeriggio è trascorso al breefing per la maratona e per risolvere un problema sostanziale relativo allo sdoganamento delle handybike dei nostri due atleti disabili.
E speriamo bene...